comune di Terra Nuova sec. XVI - 1757

In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Inferiore di strada Cremonese (Tassa dei cavalli), al quale risulta ascritto anche nella documentazione a carattere amministrativo del secolo successivo (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Alla metà del Settecento, l’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento accertò che la comunità contava circa 160 abitanti ed era feudo dei Castiglioni da Firenze. Il feudatario non vi teneva alcun giusdicente: il console dunque prestava giuramento solo al podestà di Lodi.
Priva di consiglio “stante l’essere composto di cascine”, la comunità era amministrata da un deputato eletto annualmente; l’organico del comune era completato da un cancelliere, residente a Casalpusterlengo e remunerato con un salario annuo di quattordici lire. La riscossione delle imposte era affidata a un esattore, eletto con asta pubblica (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3049)
Ancora parte del Vescovato Inferiore di strada Cremonese, nel 1753 comprendeva Biraga, S. Alberto e Campagna(Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Terra Nuova con Biraga, S. Alberto e Campagna risulta compreso nella XIX delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.

ultima modifica: 10/12/2003

[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]