consiglio di governo con l'aggiunta sec. XIV - 1784

Nel 1615 il consiglio di governo con l’aggiunta, al quale interveniva il podestà con funzioni di presidente, era formato dai dodici membri del consiglio di governo, a cui si aggiungevano altri dodici consiglieri. L’“aggiunta” era nominata dal consiglio di governo, che dopo eseere stato confermato dal consiglio generale, si riuniva per l’elezione del consiglio di governo con l’aggiunta. Il consiglio di governo con l’aggiunta veniva convocato previa notificazione inviata dal cancelliere e trasmessa dal mestrale, e deliberava su “tutte le cose che non averà potuto stabilire nel consiglio generale”. Poteva determinare l’istituzione di nuovi “ufficiali” della comunità, di stipulare “nuovi incanti, affitti, condotte, acquisti, alienazioni … che durino più di un anno”. Aveva il potere di fare nuove obbligazioni e spese fino a quattrocento scudi, previa licenza scritta del principe”. Aveva infine la facoltà di iniziare o proseguire liti (Inventario 1999).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giancarlo Cobelli ]