comune di Lainate sec. XIII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento del 1298, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Lainate è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1992).
Negli”Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Lainate risulta incluso nella pieve di Nerviano e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Rò” come ” el locho de Landenate” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Lainate risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 31).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, composto da un comune detto Maggiore ed uno detto Minore, contava in totale 1.289 anime.
L’apparato amministrativo era costituito da un console, nominato a pubblico incanto ogni anno, tutore dell’ordine pubblico, e da due reggenti, eletti ogni tre o quattro anni dal popolo convocato in pubblica piazza dal console, responsabili della gestione degli affari della comunità, ai quali si raccomandava particolarmente la “vigilanza sopra la giustizia dei riparti”.
Un cancelliere, residente in Milano, ed un esattore, scelto con asta pubblica, completavano l’apparato amministrativo: al cancelliere la comunità affidava la compilazione e ripartizione dei carichi fiscali, all’esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte; la custodia dei libri dei riparti e delle pubbliche scritture era invece delegata al primo estimato.
A metà del XVIII secolo il comune era direttamente sottoposto alla giurisdizione del podestà di Milano, presso la cui banca criminale il console era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3062).

ultima modifica: 13/10/2003

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