curia communis burgi sec. XIII - 1757

La camera del comune detta anche curia non era un vero e proprio organo collegiale, ma un insieme di ufficiali i quali dovevano agire di concerto per una serie di atti, soprattutto di nomine, che rivestivano carattere di estrema delicatezza nel complesso delle funzioni del comune.
Costituita dal podestà da due procuratori e da quattro notai del comune, la curia si vedeva attribuiti compiti di nomina e di controllo: ad essa era infatti affidato il potere di nominare i dodici sapienti, i due cercamacchie maggiori, tenuti a controllare l’operato del consiglio dei cercamacchie, oltre ai tre rationatores del comune ed i ragionieri, che dovevano preparare e presentare la contabilità del comune al consiglio maggiore. Alla curia competeva ancora la vigilanza sull’adempimento degli obblighi relativi alle spedizioni militari da parte dei cittadini. Ed infine era sempre la curia a preparare una rosa di candidati da cui il signore avrebbe scelto gli ufficiali destinati a ricoprire le importanti cariche di procuratore, notaio, canevaro (Storti Storchi 1993).

ultima modifica: 27/10/2002

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