parrocchia di San Martino sec. XII - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. Gli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili tra XVI e XVIII secolo nella pieve di Bollate riportano costantemente gli atti relativi alla prepositurale di San Martino. Bollate fu sede di vicariato foraneo dall’epoca post-tridentina al 1971.
Nel 1747, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Bollate, nella chiesa prepositurale di San Martino si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento creata nel 1573 e del Santissimo Rosario creata nel 1601. Il numero dei parrocchiani era di 1320 di cui 803 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Bollate esistevano gli oratori di Santa Maria Assunta, Sant’Antonio da Padova, Santa Maria della Neve, Beata Vergine Assunta in Cielo, Santa Maria Vergine e San Giorgio di Roserio e Santa Maria Vergine di Baranzate (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bollate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di San Martino di Bollate con Madonna del Bosco possedeva fondi per 27.16 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1353 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della prepositura in cura d'anime di Bollate assommava a lire 1972.13.6; la nomina del titolare del beneficio spettava a Roma (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Bollate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 817.55; il clero era costituito da un prevosto, da un coadiutore e da due sacerdoti supplenti. I parrocchiani erano 4185, compresi gli abitanti delle frazioni Ospiate, Barazzate e Cassina del Sole; nel territorio parrocchiale esistevano gli oratori di San Luigi, della Madonna della Neve, di Maria Assunta, della Natività di Maria Vergine e Sant’Antonio da Padova e la chiesa sussidiaria della Visitazione di Maria Vergine; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario eretta nel 1705, le pie unioni del Terz’ordine di San Francesco d’Assisi, della Sacra Famiglia, dei luigini, la Compagnia degli agonizzanti e la compagnia del Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Bollate).
Già compresa nella pieve di Bollate e nell’omonimo vicariato foraneo, nella regione IV della diocesi, con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Bollate nella zona pastorale IV di Rho.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Rocco Marzulli ]