parrocchia di Sant'Agnese 1566 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. In origine la sede parrocchiale di Olginate era costituita dalla chiesa di Santa Margherita (DCA, Olginate), eretta parrocchia da Carlo Borromeo il 15 ottobre 1566, con atto rogato dal notaio Giovanni Pietro Scotti (Cazzani 1979; Grasso 1981). In seguito, dopo la traslazione della prepositura da Garlate ad Olginate nel 1574, fu costruita la nuova chiesa parrocchiale, terminata nel 1620 (DCA, Olginate), alla quale venne trasportato il titolo dell’ex chiesa plebana di Garlate e che diventò sede della collegiata plebana (Visite pastorali, Olginate-Garlate).
Nel 1754, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Olginate, nella chiesa prepositurale di Sant’Agnese vergine e martire si aveva la “sodalitas” del Santissimo Sacramento, canonicamente istituita all’altare maggiore dal cardinale Federico Borromeo, alla quale furono unite le “societates” dell’Assunzione della Beata Maria Vergine, del Rosario e della Santa Croce dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi durante la sua visita pastorale, ma subito dopo separate dal medesimo arcivescovo per dirimere le insorgenti controversie. La confraternita del Santissimo Rosario fu eretta all’altare della Beata Vergine del Rosario e ad essa fu unita la “societas” della Santa Croce, canonicamente istituita.
Il numero dei parrocchiani era di 1165, di cui 561 comunicati. Il collegio canonicale risultava composto oltre che dal preposito, da quattro canonici. Entro i confini della parrocchia di Olginate esisteva l’oratorio di Santa Margherita vergine e martire, l’oratorio di San Carlo nella località di Villa (Visita Pozzobonelli, Pievi diverse. Canobbio, Angera, Olginate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di Olginate possedeva fondi per 159.13 1/4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 976 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della prepositura in cura d’anime di Olginate assommava a lire 2507.1; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava a Roma (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1899, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Olginate, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1517. Entro i confini della parrocchia di Olginate esisteva la chiesa sussidiaria di San Carlo Borromeo in Villa, l’oratorio di San Giuseppe in Capiate, l’oratorio di Santa Maria alla Vite, l’oratorio di San Giuseppe e l’oratorio di San Rocco e Sebastiano. Nella chiesa prepositurale di Sant’Agnese Vergine e Martire di Olginate si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 3200. Il clero risultava composto dal preposito e da tre canonici (Visita Ferrari, I, Pieve di Olginate).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di Sant’Agnese di Olginate è sempre sede vicariale, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Lecco, nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Alessandra Baretta ]