parrocchia di Sant'Alessandro sec. XII - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano; fino al 1784 appartenne alla diocesi di Bergamo. L’arcipretura di Fara Gera d’Adda è documentata fin dall’inizio del XIII secolo. Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura nella “Gerradadda” anche la canonica di Fara d’Adda, con tre canonicati e una rettoria, pur appartenendo alla diocesi di Bergamo (Liber seminarii 1564). Nel 1575 la chiesa di Sant’Alessandro è attestata come chiesa arcipretale curata nella pieve di Ghisalba. A quell’epoca sotto la sua giurisdizione esistevano le chiese di Sant’Andrea, Santa Maria, Sant’Eusebio, Santi Nabore e Felice, San Giorgio, San Lazzaro; vi era istituita la “scola” di Santa Maria (Visita Carlo Borromeo, Diocesi di Bergamo).
Nel 1899, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Treviglio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1317.54, con l’esclusione di due benefici coadiutorali. Entro i confini della parrocchia di Sant’Alessandro esistevano la chiesa della Maternità di Maria Vergine in Badelasca; gli oratori di Santa Felicita, di Santa Maria, di Santa Eurosia; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 3500 (Visita Ferrari, I, Pieve di Treviglio).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Fara Gera d’Adda è sempre stata compresa nella pieve di Treviglio e nel vicariato foraneo di Treviglio, nella regione VI, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Treviglio, nella zona pastorale VI di Melegnano.
Nella parrocchia è in uso il rito romano.

ultima modifica: 12/01/2007

[ Federica Biava ]