parrocchia di San Giovanni evangelista sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Giovanni risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Garlate fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Garlate anche quella di San Giovanni evangelista di Galbiate (Liber seminarii 1564). Nel 1194 la canonica di Monza aveva investto del diritto “parrocchiale” il prete Pietro Bianco della chiesa di Galbiate. Nel 1449 è probabile che Galbiate fosse rettoria, come confermerebbe la visita pastorale dell’arcivescovo Gabriele Sforza del 1455 (DCA, Garlate). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Galbiate, a cui era preposto il vicario foraneo di Olginate, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Olginate, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1749, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Olginate, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni evangelista, si avevano la confraternita, senza abito, del Santissimo Sacramento, canonicamente eretta da San Carlo il 15 febbraio 1574; la società, senza abito, della Santa Croce, eretta nel 1607; la confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, istituita all’omonimo altare nel 1645; la confraternita del Gonfalone, aggregata all’omonima arciconfraternita di Roma l’1 luglio 1610; nell’oratorio di Sant’Eusebio figurava il sodalizio dei Disciplini, canonicamente istituito in virtù della bolla di papa Clemente VIII del 7 settembre 1604 e aggregato all’omonima arciconfraternita di Roma. Il numero dei parrocchiani era di 1348 di cui 917 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Galbiate esistevano gli oratori di Sant’Eusebio; Beata Vergine Lauretana al Caribio; Sant’Alessandro; San Michele arcangelo al Monte Barro; Santi Macario e Genesio in Bartesate; Santi Angeli custodi in Gambolesio; San Carlo al Cantino (Visita Pozzobonelli, Pievi diverse. Canobbio, Angera, Olginate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giovanni evangelista possedeva fondi per 155.22.1/4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1563 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Giovanni evangelista assommava a lire 1891; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario.
Nel 1899, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Olginate, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 14132.68, con l’esclusione di due benefici coadiutorali. Entro i confini della parrocchia di San Giovanni evangelista esistevano gli oratori dei Santi Macario e Genesio in Bartesate; San Biagio in Mozzana; Santi Angeli custodi in Camporeso; San Michele arcangelo in San Michele, detto anche San Michele al Monte; Sant’Alessandro nell’omonima frazione; San Carlo in Cantino; Santa Maria Nascente in Caribio; Sant’Eusebio; due cappelle private in paese rispettivamente presso casa Bertarelli e Pariani; la chiesa di Santa Maria degli Angeli al Monte Barro; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2800 (Visita Ferrari, I, Pieve di Olginate).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Giovanni evangelista di Galbiate è sempre stata compresa nella pieve di Olginate e nel vicariato foraneo di Olginate, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Oggiono nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]