comune di Monte Leone sec. XIV - 1757

Il toponimo ha subito parecchie variazioni: è attestato come “Montis Luponi” nel 999, in seguito come “Montis Olivonis” (1374) e successivamente, nel 1428, come “Mons Oleonis” (Boselli 1985).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 22 dicembre 1750 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3021) questo comune della Campagna Sottana risulta infeudato alla casa d’Este che riceve censi per testa, fuoco, beni propri e aratro. La comunità è soggetta al giudice feudale di Corteolona che riceve il provento della tassa del vicariato.
Monteleone ha sotto di sè tre piccoli comuni (Cantelma, Gatta e Ca del Rho) le cui tasse però sono pagate dal comune dominante.
La comunità è retta dal console, che presta giuramento sia al podestà feudale che al pretorio di Pavia, e da due deputati scelti da una lista di otto o dieci nominativi. In occasione del riparto dell’imposta i capi famiglia interessati (almeno due terzi) si radunano senza assistenza di giudici. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato, non ci sono procuratori in Milano e la popolazione è di 173 anime.

ultima modifica: 01/12/2006

[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]