comune di Villanterio sec. XIV - 1757

Il toponimo compare come “Villalentero” nel diploma dell’imperatore Federico del 1164 (Bonetta Ms A III 26) nell’elenco dei luoghi su cui i pavesi hanno diritto alle “regalie”. Successivamente viene confermata la dipendenza di questa località da Pavia con il diploma di Enrico VI del 1191 (ASCPv pergamene comunali n. 40) con la denominazione Villa Lanteri.
Da una 29 maggio del 1215 risultano confermati i diritti di giurisdizione dell’abate di San Pietro in Ciel’ d’ Oro come feudatario di Villanterio (ASMi, FR p. a., cart. 6080).
Nel 1260 vennero investiti del feudo di Villanterio i Capitanei de Villa (Bascapè 1926).
Nel 1414, con una lettere ducale datata 5 giugno Filippo Maria Visconti accordò una serie di privilegi agli abitanti di Villanterio che confermavano i diritti di esenzione e i privilegi della comunità, ma, soprattutto stabilivano la forma del governo di questa comunità: i nobili e il popolo di Villanterio dovevano eleggere sei “probi viri” uno dei quali sarebbe stato nominato podestà (Bascapè 1926).
Successivamente Villanterio appare nel comparto delle strade degli “Statuta Stratarum” del 1452 come capo del proprio vicariato (Statuta stratarum).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 21 gennaio 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3022) risulta che questo comune della Campagna Sottana è infeudato a Giuseppe Rizzi di Pavia che percepisce annualmente 61 lire. La giustizia è amministrata da un podestà feudale. Questa località dichiara che vorrebbe essere resa indipendente dalla provincia di Pavia allo scopo di risparmiare sulle imposte.
Oltre al consiglio generale esiste un consiglio particolare che, con il console che presta giuramento presso il pretorio di Pavia, regge la comunità. Tale consiglio è fomato da 20 persone: tre deputati del comune (compresi i civilisti), quattro estimati , dodici consiglieri e il cancelliere salariato. I deputati vengono eletti a maggioranza da una lista di otto persone. Villanterio ha un rappresentante in Milano è Pietro Francesco Bassano, la popolazione è di 1790 anime.

ultima modifica: 01/12/2006

[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]