comune di Candia sec. XIV - 1707

Nell’epoca longobarda Candia, con Villata e Terrasa, fa parte del Comitato di Lomello.
Con diploma di dicembre del 1163 l’imperatore Federico I destina il feudo (compresi Cozzo, Villata e Terrasa) a Gualone Confalonieri (Bergamo 1995).
Nel diploma di Federico I dell’8 agosto del 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta compresa anche Candia. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II rispettivamente nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini 1912).
Nell’Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogatico, si trova “Secundum breue de Lomellina, Jn Candiano (…)”, (Bollea 1909).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Candia nella contea Lumellina (Soriga 1913).
In questo periodo appartiene ai marchesi di Monferrato.
Intorno al XV secolo Candia è inclusa nel distretto di Pavia, sotto i Visconti, nello stesso periodo appare negli Statuta Stratarum di Pavia nella Squadra di Lumelina (statuta stratarum).
Nel 1454 il duca Francesco Sforza inserisce Candia e le sue terre nel ducato di Milano.
Succesivamente Carlo V instituisce come feudatario di questo borgo, Lodovico III Barbiano, conte di Belgioioso.
Nel 1620 Candia entra a far parte di una delegazione di ventiquattro enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini” (Zucchi 1904).
Candia, con i Nobili, è inclusa nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]