comune di Varzi sec. XIII - 1743

Il toponimo si trova per la prima volta citato nel 993 in un diploma in cui Ottone III confermava al monastero di San Colombano i propri beni in Varzi (codice diplomatico di Bobbio).
Nel 1275 vi fu una divisione di beni tra la famiglia Malaspina a cui Varzi apparteneva e in quell’occasione fu eretto il marchesato di Varzi. I Malaspina nel 1320 diedero per i loro feudi
statuti che furono promulgati da un certo “provvido e sapiente uomo Alberto Del Pozzo iuris peritus cremonensis” e ratificati dai marchese Azzone, Isnardo Azzolino e Spinetta Malaspina (Guagnini 1984). Gli statuti di Varzi sono divisi in due libri suddivisi a loro volta in rubriche, il primo libro si occupa essenzialmente dei pubblici ufficiali, della loro nomina e delle loro competenze, il secondo contiene norme di diritto e procedura penale. Per quanto riguarda l’organizzazione del comune, l’ammistrazione ordinaria era affidata dai Malaspina ad un proprio rappresentante, il podestà, il quale aveva sia compiti amministrativi che giurisdizionali; la magistratura d’appello era esercitata dai Malaspina ed in ogni caso il podestà prima di emanare una importante sentenza era da loro che doveva essere autorizzato . I consoli, in numero di due, erano i rappresentanti del comune, eletti annualmente si occupavano prevalentemente della manutenzione delle strade. Come pubblici ufficiali i marchesi eleggevano annualmente due stimatori la cui mansione era quella di stimare i danni e il valore di qualsiasi cosa e venivano pagati a percentuale sul valore della estimazione; i pesatori, anch’essi eletti annualmente in numero di due avevano l’incarico di passare in rassegna tutte le misure e pesi del marchesato, denunziando al podestà i pesi irregolari. Ufficiali minori erano i nunzi o cursori o corrieri, i quali facevano servizio di usciere al podestà e ai consoli (Guagnini 1984).
Come “Marchinatus Vartii” è inserita nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
La popolazione nel 1633 era di 895 anime.
Come Varci è inserita come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).

ultima modifica: 30/11/2006

[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]