Eugenio, viceré d'Italia, sopra rapporto del ministro dell'interno del 16 agosto 1806, sentito il Consiglio di Stato, decreta l'istituzione di una commissione per l'ornato della città nei comuni di Milano e di Venezia; la commissione è composta di cinque membri, scelti dall'accademia di belle arti e dai professori di architettura, e presieduta dal podestà del rispettivo comune; la commissione a Milano si occupa della sistemazione delle strade interne della città secondo l'articolo 38 del regolamento 20 maggio 1806; le due commissioni presentano, su richiesta delle due municipalità, i progetti per il miglioramento dei fabbricati e per l'allargamento delle strade; chiunque intende avviare lavori di riparazione o di costruzione presenta il disegno delle opere e la commissione delibera in merito; le commissioni vigilano sulla solidità delle fabbriche che si costruiscono; negli altri comuni sono le municipalità a farsi carico dei compiti della commissione mediante una deputazione di architetti.