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1420. Francesco Sforza ai presidenti agli affari di Pavia e a Francesco Georgi 1453 gennaio 30 Milano.

Francesco Sforza scrive ai presidenti agli affari di Pavia e a Francesco Georgi che, desiderando un giusto compartito dei cavalli, vuole che convochino gli squadrieri della Campagna e del Siccomario e dei luoghi interessati assegnando i quattrocento secondo quanto contenuto nel quadernetto di Gandolfo. Per la soluzione della vertenza tra i massari dei cittadini e quelli che lavorano le proprie terre ci si attenga agli statuti e ai precedenti ordini, con l'avvertenza che tutto ciò non ritardi le tasse dei soldati.

[ 318r] Presidentibus negotiis civitatis Papie, necnon Francisco de Georgiis.
Desiderosi ch'el compartito deli cavalli se facia quanto iustamente sia possibile, volimo che, veduta la presente, habiate da voy li squadreri dela Campagna et Siccomaro et del'altri luochi ali quali apartene el dicto caricho, et faciate la comparticione deli quali iiiicento, o quelli che siano, secondo el quaterneto de Gandulfo. Al facto dela controversia vertesse tra li massari de citadini et quelli che lavoreno el proprio terreno, volimo che servate la forma deli statuti et decreti passati. Mediolani, penultimo ianuarii 1453.
Non intendendo per modo alcuno che per questo se habiano ad impazare, né retardare le tasse deli nostri soldati. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.