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1538. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 febbraio 23 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di imporre a Giovanni Rauca, ortolano, di restituire Giacomo, suo figlio, ad Antonio da Lecco, uomo di Sacramoro da Parma, ricordandogli che Giacomo era spontaneamente andato da Antonio per stare da lui quale ragazzo.

Potestati Papie.
Essendo Iacomo, figliolo de Iohanne Raucha, ortulano de quella nostra cità, andato ad stare de soa spontanea voluntate con Antonio de Lecho, homo d'arme de Sacramoro da Parma per suo regazo, quale l'à tractato sempre como figliolo et mò, mandandolo ad casa per vedere li soy, pare che dicto Iohannino con alcuni altri hanno assaltato ala strata dicto Antonio et gli hanno tolto per forza dicto regazo. Et perché mò è il tempo de ussire in campo et non è conveniente dare licentia ali regazi, volemo et commandiamote debii, visis presentibus, fare consignare dicto regazo al dicto Antonio, suo patrone et che staghi tanto cum luy per fino a tanto che non ne habiamo più querella, né che bixogni replicarvelo più, perché nostra totale intentione è che li sia restituito el regazo (a) predicto omnino et senza contradictione et repplicatione alcuna. Mediolani, xxiii februarii 1453.
Zaninus.
Cichus.

(a) Segue omnino depennato.