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1571. Francesco Sforza scrive a Paolo Bracco e a Battista de Bonsignoribus 1453 marzo 3 Milano.

Francesco Sforza scrive a Paolo Bracco e Battista de Bonsignori e a Paolo dice che, se non avesse dovuto improvvisamente partire, avrebbe voluto parlargli della vertenza fra Bartolomeo Vistarino e Stefano Vistarino. Avendo poi Bianca Maria e lui meglio inteso le cose, gli affida la decisione a chi spetti la giovane, oggetto della controversia.

Paulo Bracho et Baptiste de Bonsignoribus, civibus Laude.
Haverissemo havuto a caro havere possuto parlare ad ti, Polo, anzi te fossi partito de qui ad questi dì de quella differentia verte fra Bartolomeo Vistarino, nostro dilecto camariro, et Stefano Vistarino, ma la toa partita fu cossì improvisa che non potessemo.
Pur nondimanco per questa ve advisamo como la inclita nostra consorte, perché ha de presente meglio intesa questa cosa, che per prima, et nuy, non obstante quanto sia stato circa ciò agitato per lo passato, semo contenti remettere in voy, et cossì remettemo, che terminate ad chi se debbe dare la puta, dela quale verte la differentia, et ad quello se dia, expediendo questa cosa subito senza tardità de tempo. Mediolani, iii martii 1453.
Andreas Fulgineus.