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180. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1452 febbraio 12 Milano.

Francesco Sforza comunica al luogotenente di Lodi che, avendo perdonato Niccolò da Verona, gli sia restituita ogni cosa toltagli. Lo stesso è scritto al podestà, comune e uomini di Pandino.

Locuntenenti Laude.
E' stato qui da noi Nicolò da Verona, nostro homo d'arme, et reductosi in colpa et pentito de ogni suo fallo; et perché sì liberamente et cum animo fervente et caldo è tornato da noi, como è et cum quella debita colpa se recerca, pertanto li havimo perdonato et siamo contenti et volimo debbi ordinare et provedere gli sia restituito tucto quello li fosse stato retenuto del suo dentro da Lodi, taliter ch'el sia integre satisfacto de ogni cosa soa, non obstante altre nostre lettere in contrario. Mediolani, xii februarii 1452.
Iohannes.
In simili forma scriptum fuit potestati, communi et hominibus Pandini de rebus quas habet in Pandino, et cetera.