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1873. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Castione (1453 maggio 4 Milano).

Francesco Sforza comunica ai consoli, al comune e agli uomini di Castione che Cristoforo da Lissone, detto Fiorentino; Domenico da Castione, detto Fra, e Bartolomeo da Arena, detto Negrino, accordatisi con un conestabile ducale per essere schioppetieri, avuto ciascuno sei ducati, sono scomparsi. Vuole che si prendano o si proceda contro i loro beni per ricuperare i diciotto ducati.

Consulibus, comuni et hominibus terre nostre Castioni.
Essendoce conzi con uno nostro conestabile per schiopeteri, Christoforo de Lisono, dicto Fiorentino, et Domenigo de Castiono, dicto Fra et Bartholomeo de Arena, dicto Negrino, havuti ducati vi per uno de prestanza, che sono ducati xviii, se sonno partite, insalutato ospite et venuti, secundo intenderimo lì ad Castioni. Pertanto volimo debiati procedere contra essi, se sonno lì, overo contra li soy bene, ita che habiamo li nostri ducati xviii, quali fareti numerare al presente exhibitore. Data ut supra.
Zanectus.
Iohannes.