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2120. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano 1453 giugno 17 "apud Senigham".

Francesco Sforza scrive al fratello Corrado d'essere contento che si porti a Lodi. Alla richiesta di sapere dove si trova l'uomo d'arme Paolo Abanese, gli risponde di ignorarlo. Ritiene ragionevole che si rifaccia della roba del suo uomo d'arme Pietro Luigi per quello che deve avere da lui.

[ 449v] Magnifico (a) germano nostro carissimo Conrado de Foliano, armorum, et cetera.
Havemo recevuto le toe littere, date xiiii del presente, ale quale, respondendo, dela toa venuta lì a Lodi ne siamo molto leti e contenti, e perché dice de non sapere dove se retrovi Paulo Albanese, homo d'arme, et che, s'el non è fugito, debbe forse essere qua in campo, te avisamo che qua non è, che sapiamo nuy. Ala parte de Petro Aluyse, quale fo tuo homo d'arme, siamo contenti, e ne pare ragionevele che, trovandose tanto del tuo che tu te posse pagare de quello dovevi havere da luy, tu te facii pagare. E cossì attende bene ale cose de là. Data in castris nostris apud Senigham, die xvii iunii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue Gerve depennato.