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316. Francesco Sforza a Francesco de Georgi 1452 marzo 14 Milano.

Francesco Sforza ordina a Francesco de Georgi, commissario sopra gli alloggiamenti della Campagna di Pavia, di costringere gli uomini di Monte a contribuire alla tassa dovuta a Testa, non credendo alle parole di Angelo Simonetta, consigliere e segretario ducale.

Francisco de Georgiis, commissario super allogiamentis campanee Papie.
El Testa, nostro homo d'arme, ne dice che li homeni da Monte non li volono contribuire dela taxa soa; dela qual cosa ne miravigliamo. Et perché nostra intentione è che nisuna persona sia preservata exempta da taxa de cavalli, vogliamo che omnino tu constrenghi dicti homeni da Monte ad fare il debito loro al dicto Testa, tanto per lo tempo passato quanto per lo advenire. Et perché intendimo che dicti homeni se scusano ch'el spectabile Angelo Simonetta, nostro consegliero et secretario dilectissimo, non vole che paghino dicta taxa, dicimo che non ne credimo niente, et siamo certissimi ch'el dicto Angelo non gli ha mai dicto tale parole, perché luy sa bene l'animo et dispositione nostra; siché per questo non stare ad non constrengere dicti homeni che fazano el dovere al dicto Testa, perché noi farimo restare contento dicto Angelo de questa cosa. Data Mediolani, xiiii martii 1452.
Zanninus.
Cichus.