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398. Francesco Sforza al podestà, al referendario e agli altri ufficiali di Pavia 1452 aprile 6 Milano.

Francesco Sforza puntualizza al podestà, al referendario e agli altri ufficiali di Pavia che, alla insistente richiesta a quella comunità perché gli pagassero i denari del carreggio per il castello e altre cose, gli fu risposto che a detta comunità manca il vostro sostegno. Rinnova la richiesta ordinando loro che intervengano perché ciascuna comunità paghi la rata.

[ 90r] Spectabili et egregiis dilectis nostris potestati, referendario et ceteris officialibus civitatis nostre Papie.
Dilecti nostri, instando noi con quella nostra comunità che, secondo lo urgente bisogno nostro ce voglia de presente mandare li denari del carrezo del nostro castello et anche de alcune altre cose, che (a) ha facto respondere che, mancandoli el brazo et favore de voy, non posseno rescotere li denari che spectano ad noy neanche aspectano ad essa comunità. Il perché, considerato il bisogno nostro, como havemo dicto, denuo gli havemo facto dire et factela caricare che de presente omnino ne facia exbursiare li denari ad noy debuti cussì del carrezo como d'altro cum questo che voi, deinde, gle fazate tucto quello favore et aiuto serà necessario perché la dicta comunità venga a rescotere quilli saranno debitori. Siché perseverando noy in questo proposito, volimo et expresse vi commictimo che, ad instantia d'essa comunità, seu agentium pro ea, debbiate procedere contra qualuncha debitore per casione delli denari a noy debuti per tucte quelle vie vi pariranno più convenienti et expedite ita che zaschuno venga ad pagare la rata sua. Et in questo usarete tucta quella diligentia et prontitudine che vi parerà neccessaria per la exactione de tali denari. Ex Mediolano, vi aprilis 1452.
Iacobus.
Cichus.

(a) Così A.