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571. Francesco Sforza a Bartolomeo, referendario di Pavia, a Gracino e a Giacomo da Crema 1452 maggio 8 Milano.

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo, referendario, a Gracino e a Giacomo da Crema ordinando a quest'ultimo di prendere tutte le lance che ci sono, di caricarle su una nave e di andare con loro nel Lodigiano a Corno ove Gentile dalla Molara gli dirà quel che ne deve fare. Al referendario e a Gracino comanderà che siano pagate le spese.

Domino Bartholomeo, referendario Papie, Gracino de Piscarolo et Iacobo de Crema.
Dilecti nostri, volimo che subito havuta, ti, Iacomo da Crema, toglie tucte quelle nostre lanze che sonno lì, tanto da cavallo como da pedi, et che siano aconcie, como degono stare, et fazale caricare in su le nave et poi tu inseme con loro te nandirai al Corno de Lodesana dove trovarai Zentil dala Molara, nostro fameglio, al quale havemo dicto la volontà nostra; et d'esse lanze exequirai quando lo dicto Zentile te dirà et ordinarà. Et voi, referendario et Gracino, farete pagare la spesa che andarà in far questo che habimo dicto, et per questo cavallaro ne advisate come haverete facto. Data Mediolani, die viii maii 1452, hora xiiii.
Persanctes.
Cichus.