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771. Francesco Sforza a Pietro Maria Rossi 1452 agosto 16 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza esprime a Pietro Maria Rossi il rincrescimento per i danni subiti dai nemici e lo esorta a richiamare i suoi uomini dal Parmense. Se non ha avuto un ducato pertutti i cavalli, lo richieda a Giovanni Simonetta, ricordandogli di spenderli in utile della compagnia e non dimenticando che gli saranno scontati su quanto riceverà.

[ 189r] Petromarie de Rubeis.
Havimo recevuto le vostre lettere et inteso quanto ne scriviti deli danni ricevuti: ad nuy rencresce assay. Ma como per altre vi scripsemo, questa è usanza de guerra, de quando guadagnare e quando perdere, siché non è da darsene più affanno, ma da pensare de fare la vendeta cum l'inimici. Et per questo ve confortiamo che voliate revocare li vostri che sono andati in Parmesana e tenerli appresso vuy, perché havimo deliberato meterve in poncto, avisandovi che siamo informati essere andati molti più deli in Parmesana che vuy non scriviti et che sono sani, siché fatili retornare et mandati uno vostro cancellero qua da nuy, et non havendo havuto interamente el vostro ducato per cavalo, mandati a Angelo Symoneta, nostro consiliero, al quale è scripto che ve lo dia, ricordandovi che gli debiati spendere in utile dela compagnia, perché vi serano scontati in li dinari quali siti per ricevere adesso. Data in castris apud Quinzanum, die xvi augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.