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135. Francesco Sforza al doge e alla comunità di Genova 1452 febbraio 1 Milano

Francesco Sforza raccomanda al doge di Genova la conclusione della causa di Giovanni e di Sebastiano, fratelli degli Figliodoni di Castell'Arquato che si trascina da undici mesi senza che detti fratelli conseguano soddisfazione del loro debito, nonostante le sentenze e i decreti già emessi da quella comunità. Lo invita, perciò, a provvedere. Si è scritto a tal proposito anche al doge e alla comunità di Genova.

Domino duci Ianue.
Altre volte, como siamo certi se ricorda bene vostra fraternitade, gli recomandassemo strectamente Giovane et Sebastiano, fratelli delli Figliodoni di Castello Arquà per certe soe cause hanno ad agitare con quella vostra excelsa comunità, demonstrando quanto haveressimo grata et carala soa expedictione, perché li havemo sempre conosciuti bene affectionati a nuy et alle cose nostre. Como se siala cosa daloro, siamo avisati che sonno tenuti già sonno xi mesi in longeze nelle dicte soe cause. Et bene che le rasone soe siano chiare per sententie et decreti de quella excelsa comunità, nondimeno non hanno anchora possuto consequire el suo debito, del che pur se maravigliamo, né crediamo perhò sia manchato dala vostra fraternitade, la quale siamo certi sempre tractarà li nostri bene et benignamente, et, imperhò, ne è parse de novo essi fratelli alla prefata vostra fraternitade quanto più possemo recommandare, pregandola gli piacia fare provisione che siano hormay expediti et satisfacti mediante la iustitia [ 42v] et per nostra contemplatione anchora, perhò che l'haverimo acceptissimo da essa fraternitade, ala quale sempre desyderamo fare cosa gli piacia et grata. Et perché la preghe la prelibata vostra fraternitade intenda che habiamo ad animo questa facenda, habiamo subscripta questa littera de nostra propria mano. Data Mediolani, die primo februarii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes. In simili forma scriptum fuit sive continentia duci et communitati Ianue simul. Data ut supra.
Iohannes.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.