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243. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Alessandria e a Niccolò de Palude 1452 marzo 6 Milano

Francesco Sforza comunica al referendario e al tesoriere di Alessandria nonché a Niccolò da Palude che manda lì Giovanni Giappano per ricostruire, riparare e terminare il muro della cittadella. Il referendario lo faccia pagare, il tesoriere gli dia il compenso della giornata ed entrambi annotino puntualmente ogni uscita, ordinaria o straordinaria, da addebitarsi alla Camera ducale.

Referendario et thesaurario Alexandrie et Nicolao de Palude.
Per refare il muro che è caschato de quella nostra citadella et reparare che non caschi più avanti et anche per fornire quello pocho muro manchò l'anno passato, mandiamo lì Iohanne Giapano, nostro famiglio. Pertanto volimo che ogni dinaro bisognerà per dicta casone tu, referendario, gli faci pagare et tu, thesaurario, li exbursi alla giornata, como bisognarà, tenendone ciaschuno de vuy bono conto de ogni dinari, sì ordinarii como extraordinarii, pertinenti alla Camera nostra, non obstante alcuna cosa mandata in contrario, perché, essendo la cosa (a) della importantia che è, non resti per niente che non se gli proveda. Et adciò cognoscate questo essere de mente nostra, havemo sotoscripta questa de nostra propria mano. Ex Mediolano, die vi marcii 1452.
Iohannes de Ulesis.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) cosa in interlinea.