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26. Francesco Sforza a Tommaso Tebaldi da Bologna 1452 gennaio 4 Lodi

Francesco Sforza rimprovera Tommaso Tebaldi da Bologna, commissario di Como, per la scarsa sollecitudine con cui ha riscosso dai locali prelati i denari che gli devono invece del bue grasso. Si dia da fare per detta riscossione.

Thome Thebaldo de Bononia, commissario civitatis Cumarum.
Tu say ch'el bisogno nostro del denaro al presente ne stringe, il perché habiamo rechiesto ad quelli prelati del Comascho più presto el denaro che el bove per la festa del Natale, et circha ciò te habiamo dato commissione de fare scodere quelli denari, nel che pare fin qui sii stato molto tepido et pocho solicito, et non sapiamo se forse habbii più caro servire ad altro che fare li facti nostri; del che siamo malcontenti. Pertanto per le presente, te stringemo et carricamo che subito usi ogni remedio che te parirà in fare scodere li dicti denari da ciascuno d'essi prelati; et qui non perdi tempo alcuno se tu hay carala gratia nostra. Data Laude, die iiii ianuarii 1452.
Cichus.