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471. Francesco Sforza a Battista de Burgo, al capitano del distretto novarese, al podestà e al capitano della cittadelle di Novara 1452 maggio 11 Milano

Francesco Sforza informa Battista de Burgo, commissario di Oleggio, e il capitano del distretto novarese, d'aver saputo che Guglielmo di Monferrato punta su Novara, chi dice in un posto, chi in un altro. Vuole che, in buono accordo essi se ne stiano assai vigili e pronti e allertino tutte le terre a fare buona guardia, facendo ricorso in ogni occorrenza ai fratelli Sanseverino, a Pupo e a tutte le genti di là. Gli diano ricevuta della lettera e lo avvisino se vi fossero novità. Si sono scritte lettere dal simile contenuto al podestà e al capitano della cittadella di Novara.

Egregiis viris domino Baptiste de Burgo, comissario Ulegii, necnon capitaneo districtus Novariensis dilectis nostris.
Havimo inteso ch'el signore Guilielmo è passato de qua da Po cum alcune delle sue gente, et alcuni voleno dire ch'el tigna a Novaria, et chi dice in uno loco et chi in uno altro, et quamvisdio crediamo de ciò quanto ne pare. Pur volimo che intendendove bene asieme, stati vigilanti et bene provisti, avisandoe le terre et lochi che faciano bona guardia per evitare ogni sinistro caso che potesse occorrere, richedendo ad ogni bisogni li magnifici fratelli da Sanseverino e Pupo et tucte quelle nostre gente delà, avisandone demum della ricevuta delle presente et se havereti sentito altro. Ex Mediolano, xi maii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.
In simili continentia potestati et capitaneo citadelle civitatis nostre Novarie, mutatis mutandis.