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221. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 agosto 13 apud Quinzanum

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate facciano ricompensare Tommaso e Giuliano de Calvini da Tortona, già alla custodia di Serio da Castelleone, per alcune cose lasciate per ordine del duca. Se l'assegnazione non la potessero fare entro l'anno, provvedano che avvenga il prossimo.

[ 116v] Regulatori et Magistris intratarum.
Nuy havimo remosso dalla custodia de Serio de Castellione Thomaso et Iuliano de Calvini de Tertona, et loro gli hanno lassato alchune cose delle soe de nostro ordine et commandamento, como vedereti per la copia che ve mandiemo qui inclusa, et li precii annotati in essi. Et perché è iusta cosa che gli ne sia satisfacto, (a) volimo che sopra l'entrate de Piasenza gli ne fati fare bona assignatione in modo ch'el sia satisfacto integramente, como è iusto et raxonevele. Ex castris apud Quinzanum, die xiii augusti 1452.
Et non possendoli fare fare la dicta assignatione in l'anno presente, fatila nel'anno advenire.
Persanctes.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) Segue integramente como è iusto et raxonevele depennato.