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1313. Francesco Sforza al castellano di Vigevano 1454 maggio 1 Milano.

Francesco Sforza scrive al castellano di Vigevano di aver inteso che, dopo la ricevuta delle lettere ducali, é molto peggiorata la condizione di Ambrogino di Magi, (segno del poco conto fatto degli scritti ducali). Gli comanda di rilasciare Ambrogino con ogni garanzia e beni tolti e sequestrati, con il divieto di dare molestie ad alcuno di loro, valendociò anche per delle spese fatte da un figlio di Maxono, imprigionato a Milano, e per spese nelle osterie di Gaudenzio Collo fatte da Lazzarino da Mandello e dal suo compagno; se, qualcuno si sente per ciò gravato, compaia davanti al duca che gli farà amministrare giustizia con rito sommario.

Castellano nostro Viglevani.
Perché ne recordiamo l'altro dì haverne scripto circ'al facto de Ambroxino di Magi iustificatamente et intendiamo, da poy la receptione delle nostre lettere, havere peiorato molto soa conditione dove la doveria megliorare (et questo procede per essere pocho estimato el nostro scrivere), volimo che, veduta la presente, relassi liberamente et senza alcuna exceptione esso Ambroxino di Mazi et ogne sua securtade et loro beni quolibet tolti o sequestrati; et per la dicta casone non li sii dato impazo né molestia ad alcuno di loro senza nostra special licentia; et finché te scriveremo, el simile dicemo per casone de alcune spexe fate per uno fiolo de Maxono steva in la presone in Milano et per spese facte in l'hostarie de Gaudencio Collo, hostero, per Lazarino da Mandello et suo compagno, et se nyuno se senti gravato comparano denazi a nuy, perché li faremo administrare rasone summaria et expedita. Data Mediolani, primo maii 1454.
Iohannes Antonius.
Iohannes.