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1534. Francesco Sforza al Provveditore di Crema (1454 giugno 11 Milano).

Francesco Sforza chiede al Provveditore di Crema che, nel rispetto delle convenzioni di recente firmate tra Venezia e lui, faccia restituire al suo uomo d'arme Giovanni Giacomo Maletta il ragazzo chiamato Vicino che se n'é fuggito da lui con 50 ducati in oro e si ritiene si sia portato a Crema perché ha lì il padre.

[ 411r] Provisori Creme.
É fugito novamente, secundo n'é stato significato da Zohanne Iacomo Maletta, homo d'arme delle nostre lanze spezate, uno suo regazo, chiamato il Vicino, et gli ha portati via ducati cinquanta in oro, il quale debbe essere capitato lì ad Crema, peroché ha il patre in quelle parte, como più largamente dal famiglio de Iohanne Iacomo, exibitore dela presente, sareti informato. Et pertanto, sì per observatione delle conventione novamente concluse et firmate tra la illustrissima signoria de Venetia et nuy, sì etiam per respecto del dicto Zohanne Iacomo, quale é valente et homo da bene, ve confortiamo, pregamo et stringemo vogliati dare opera de havere il dicto regazo, et provedere ch'el regazo et dinari per luy asportati siano restituiti al dicto Zohanne Iacomo, secundo che nuy fariamo per li vostri in simile caso; et ne vogliati demonstrare tale effecto che cognoscamo che non manchi dal canto vostro che le conventione tra nuy non siano observate. Data ut supra.
Donatus.
Iohannes.