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1081. Francesco Sforza ad Antonio Omodei, al comune e alla comunità di Carpignano Sesia 1450 dicembre 6 Milano

Francesco Sforza vuole che Antonio Omodei non costringa, come si usava ai tempi di Filippo Maria Visconti, la comunità di Carpignano Sesia a pagargli il salario; gli chiede di portarsi da lui con due uomini del luogo e di presentarsi dall'auditore Angelo da Breto, che dirà loro quello che il duca vuole.

Potestati (1), comuni et hominibus Calpignani.
Per lo agravamento ne havite facto dela requesta vi fa el potestà del suo salario, volimo et cossì scrivemo a ti potestà che per casone d'esso salario non gli astrenghi più como pagavano al tempo dela felice recordatione delo illustrissimo signor padre et socero nostro, et anche volimo che tu una cum duy de voy veniate qua da noy et presentatevi dalo egregio nostro auditore miser Angelo da Breto, el quale vi dirà quello volimo da voy. Mediolani, vi decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Antonio Omodei (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 309).