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921. Francesco Sforza ad Antonio Paviglioni da Norcia 1450 novembre 20 Milano

Francesco Sforza sollecita Antonio Paviglioni da Norcia di mettere mano ai lavori già pagati, ma fino al presente rinviati.

Magistro Antonio a Papilionibus.
Sapete che havite recevuto li nostri denari per farne quelli lavoreri de quali eravamo in conventione et non havite ateso a lavorerio nostro né havite restituiti li nostri denari né site venuto como per vostre lettere ne havite scripto, del che ne miravigliamo. Pertanto vogliate venire et actendere al nostro lavorero, non havendo consideratione a veruna cosa passata, che ve promectimo non ve haviremo mancho caro che prima et farimove dele cose ve piacerano et per cosa veruna non ve tractarimo pegio né mancho honorevilmente che prima. Siché disponiteve de venire con intentione de servirce et actendere ad far bene, che ve trovarite ben contento de noy. Et circa questa materia havite a credere a magistro Rizardo, nostro phisico et presente portatore, quanto a noy proprii. Mediolani, xx novembris 1450.
Cichus.