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256. Francesco Sforza a Pasquale Malipiero e Giacomo Antonio Marcello 1450 novembre 11 Milano

Francesco Sforza informa Pasquale Malipiero che Sagramoro da Parma gli manderà un suo uomo che conosce gli individui che l'anno precedente rubarono e fecero danni nell'alloggiamento del condottiero sforzesco: voglia Malipiero intervenire per la restituzione della refurtiva.

[ 53r] Domino Pasquali Maripetro, provisori, et cetera.
Come el magnifico Iacomo Antonio Marcello è pienamente informato, l'anno passato, essendo nuy e lo exercito nostro contro Mediolano logiati nel loco de Lambrà et cerconstantie, fo facto per li soldati dela illustrissima signoria certa novità et robaria nel lozamento del spectabile Sagramoro da Parma, nostro conductero (1), et fino allora ne parlassemo cum la magnificencia sua, la quale ne prese grande dispiazere, ma non sapendo chi fosseno li malefactori non gli poté fare altra provisione. Adesso el prefato Sagramoro ha havuto piena notitia et informatione che foreno quelli che tolseno la dicta robba et però manda lì uno di suy pienamente informato del nome deli dicti malefactori. Pertanto pregamo et confortiamo la magnificencia vostra che, intesa la verità dela cosa et li nomi de chi tolse et hebe la dicta roba de Sagramoro, gli piaza operare et provedere cum effecto che la gli sia interamente restituita, perché, cossì facendo, como pur credemo, perché altra volta se demonstrò essa sua magnificiencia ben disposto ad farlo et serà cosa bene licita et conveniente, ne farà anchora ad nuy grandissimo piacere et contentamento, quali faressimo continuamente el simile per li soldati et subditi dela illustrissima signoria nì pateressemo fusseno robati et oltragiati per li nostri in questa forma. Data Mediolani, die xi novembris 1450.
Cichus.
Scriptum fuit in simili forma Iacobo Antonio Marcello, provisori, et cetera.
Cichus.


(1) Si tratta di Sagramoro Miraldo da Palmia.