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341. Francesco Sforza al podestà di Melzo 1450 novembre 24 Milano

Francesco Sforza precisa al podestà di Melzo che i cittadini di Milano costretti da lui a pagare contribuiranno solo se lo fecero nel passato.

[ 72v] Potestati Melcii (1).
Sonno venuti ad noy li presenti portatori, quali dicono essere citadini de Mediolano et per lo passato non havere may contribuito a spese de soldati in quella terra. Et se gravano che mò tu gli voglili constrengere ad contribuire alle dicte spese de dicti soldati, como fanno quelli altri de quella terra. Pertanto, adciò sii informato della voluntà nostra, te dicemo et volemo che, essende loro tenuti ad contribuire alla dicta spesa et havendogli contribuito per lo passato, contribuischano anchora per lo advenire. Ma non avendo loro pagati per lo passato como dicono, non volimo anchora pagheno né contribuischano per lo advenire, perché non volemo gli sia innovato cosa alcuna. Data Mediolani, xxiiii novembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Identificato come Aimo Marliani: la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (rispettivamente 1450 dicembre 1 e 1450 dicembre 10) sono tuttavia successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).