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360. Francesco Sforza a Rainaldo Testagrossa 1450 novembre 27 Milano

Francesco Sforza comanda di nuovo a Rainaldo Testagrossa, capitano del divieto di Alessandria, di liberare, dopo aver dato debita garanzia, Giuliano Melanzana e Lorenzino Trotti, da lui, a dispetto degli ordini ducali, trattenuti e trattati male.

Capitaneo devetus Alexandrie.
Per più altre nostre littere te havemo scripto dovessi relaxare Iuliano Malanzano et Lorencino Trotto dela terra nostra dal Castellazo, qual hay nele mano, il che, segondo intendemo per lamenta de Bartholomeo, padre del dicto Laurencino, non l'hay facto fin a qui n'el voy relaxare, imo li tracti pegio che may, del che ne maravigliamo asay et ne siamo de mala voglia. Pertanto volemo et te comandamo che, subito recevuta la presente, dando essi Iuliano et Laurencino segurtà, como per l'altre nostre te havemo scripto, gli debbi relaxare et liberare senza excepcione né aspectare altre littere né monicione da nuy, perché così è nostra intentione. Mediolani, xxvii novembris 1450.
Iohannes.