Registro n. 3 precedente | 550 di 801 | successivo

550. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1450 dicembre 17 Lodi

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate che gli uomini d'arme siano prestamente expediti di quanto loro spetta, sì da non essere costretti, come avvenne ad Ambrogino Bolso, a spendere in osteria a Como più che non sono quelli denari che gli faceti dare.

Regolatori et Magistris intractarum.
Ambrosino Bolso, nostro homo d'arme, è stato più mesi sono passati ad Como per havere quelli pochi denari che gli toccava per la parte soa, et may non gli ha possuto havere et gli è convenuto spendere suso la hostaria più che non sono quelli denari che gli faceti dare. La qual cosa non possemo fare che non ne dogliamo queste cose, perché infine tocha tutto nostro danno; et in lo grade che è questuy, gli sono molti altri delli nostri, che non sappemo donda se proceda che queste vostre assignacioni, che gli facti non siano exequite. Et questo è tanto ad Commo quanto ad Novaira, Parma et alle altre nostre citade, che ne maravigliamo tanto quanto dire più se possa, et parine che doveresti bem considerare queste cose, et non fare che gli homini d'arme se consumeno suse le hostarie, como fano. Et pertanto vogliati provedere e pigliare tale et sì facto ordine ad queste cose ch'el dicto Ambroxino et gli altri siano prestamente expediti et che noy non habbiamo casone sentire simile cose che ne danno grandissimo dispiacere nel'animo nostro, tanto che noy non ve lo porissime dire. Et questo vogliati fare presto con effecto, sì che luy et gli altri resteno bem contenti et satisfacti de quello dengone havere. Laude, die xvii decembris 1450.
Cichus.