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56. Francesco Sforza a Giorgio Annoni 1450 ottobre 12 Milano

Francesco Sforza concorda con Giorgio Annoni sulle risposte date a Santino da Riva, cui dirà di fidarsi della gente che ha.

[ 13v] Mediolani, die xii octobris 1450, hora noctis prima.
Georgio de Annono, in partibus alexandrinis.
Dilecte noster, havemo recevuto la toa littera di dì octo del presente et bene inteso quanto per essa ne scrivi de quello te ha mandato a dire Sanctino da Riva et de quello gli hai risposto. De tucto restamo advisati et commendamote della risposta gli hai facta, quale ne è molto piazuta. Rispondendo alla parte che luy ne rechiede de quelle nostre gente, per lo dubio che ha che quelle gente che luy dice non gli vadano ad campo, et cetera, te dicemo che nuy farriamo volentiera cosa grata ad Sanctino, ma non ne pare sia da dubitare, perché siamo certi questo tempo haverà facto restare quelle gente. Volimo adoncha, havuta questa, mandi per uno de quelli de Sanctino et gli respondi ad bocha che nuy compiaceriamo sempre ad Sanctino, ma che ad questo nuy non havemo facto altra provisione, perché siamo certi lo tempo lo haverà adiutato, persuadendogli questa cosa con quella diligentia et modo siamo certi saperai fare, siché dicto Sanctino resti satisfacto de nuy. Et questa risposta, como te havimo dicto, volimo fazi ad bocha ad uno delli soy. Et per niente de questo facto non scrivesti cosa alcuna che mai se potisse monstrare, perché nuy non intendimo de presenti rompere et intrare in questione col re de Franza. Et in questo facto te porta con diligentia, in modo che Sanctino resti contento de nuy et tu exequisci questa nostra voluntà, respondendoce della recevuta de questa et como haverai sequito et como la cosa sarrà passata. Data ut supra, missa per comitem Gasparem de Vicomercato.
Cichus.