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676. Francesco Sforza a Giacomo Bolognino e al podestà di Sant'Angelo 1451 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza vuole che Giacomo Bolognino e il podestà di Sant'Angelo inducano Luigi Morena a dare a Gusme, figlio di Giovanni Paternostro, tucto quello resta dare al padre.

[ 140v] Jacobo Bolognini et potestati Sancti Angeli.
Vene lì Gusme, figliolo de Zohanne Paternostro, de questa nostra città, exibitore dela presente, per casone de alcuni denari deve havere da uno Aluysio Morena de quella terra como da luy intenderai. Pertanto volimo debi havere inanzi a ti il dicto Aluysio et nonobstante che luy habia promesso al nostro castellano de San Columbano de accordarlo et satisfarlo in nome d'esso Iohanne Peternostro, del quale è debitore, volimo lo debi constrengere ad satisfare integramente ad Gusme, presente portatore, de tucto quello resta dare al padre, perché, non havendo el dicto Aluyso satisfacto el castellano, como haveva promesso, vene ad restare debitore de Zohanne Paternostro et non del castellano, si ché provedi che esso Gusme sia satisfacto et non habia ad tardare né retornare lì più per questo facto. Laude, die xxvi ianuarii 1451.
Cichus.