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800. Francesco Sforza a Giorgio de Oddonibus 1451 febbraio 11 Lodi

Francesco Sforza ordina a Giorgio de Oddonibus, podestà di Romanengo, che se andassero lì i due famigli del suo uomo d'arme Colla di Betteta, imputati dell'assassinio del mercante e del furto della cavalla e dei danari, si avvalga del suo uomo d'arme Francesco degli Oddi, che è lì, per pigliarli.

Georgio de Oddonibus, potestati Romanengi.
Havemo recevuto la toa littera et inteso quello ne scrivi de quello merchadante è stato morto et totogli la cavalla et denari, et del suspecto se ha che sianno stati duy famigli de Colla de Betteta, nostro homo d'arme. Te dicemo che volimo te intendi con Francisco delli Oddi, nostro homo d'arme, quale è lì logiato, et venendo lì li dicti famigli, volemo gli faci pigliare et mettere in presone et che non sianno lassati senza nostra licentia et sianno tenuti sotto bona guarda, che non se possano fugire; et poy ne advisaray, che te responderemo la voluntà nostra. Et questa littera monstrarai ad Francesco, quale te darà ogni favore opportuno; et in questo usa ogni diligentia per havere dicti famigli nele mane. Laude, xi februarii 1451.
Iohannes.