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1207. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 agosto 9 Cremona

Francesco Sforza vuole che gli uomini del Consiglio segreto per scampare al pericolo della peste si trasferiscano nell'abbazia di Chiaravalle e restituiscano la casa al Missaglia; gli facciano riavere poi le cose che gli sono state sottratte per colpa di Cristoforo, suo figlio, tramite il capitano di giustizia o altri officiali.

Dominis de Consilio Secreto.
Per altre nostre haverite veduto la intentione et voluntade nostra verso voy et come per evitare el suspecto et pericolo dela epidimia in Milano siamo contenti (a) che quello nostro Consiglio vada ad stare nela abadia de Chiaravalle; siché volimo liberamente restituate quella soa casa al Missaglia, che cossì havimo dicto et promesso ad Antonio, suo figliolo, quale è venuto ad noy per questa cagione. Et cossì gli farite restituire ogni robba et cose gli sono state state tolte per defecto et colpa de Christoforo, figliolo d'esso Messaglia, per el capitano nostro de iustitia o altri officiali, como de ciò scrivimo ad esso capitano. Cremone, viiii augusti 1451.
Cichus.


(a) Segue siamo contenti depennato.