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1545. Il Consiglio segreto a Francesco Sforza 1451 dicembre 19 Milano

I membri del Consiglio segreto convengono con Francesco Sforza sulla opportunità della riforma della segreteria del loro Consiglio, solo eccependo sull'alternanza settimanale dei due segretari che potrebbe portare a un rallentamento nell'espletamento delle pratiche.

Post data. Lo egregio Antonio Guidobone è stato [ 373v] da nuy non solum per la deputatione della vostra excellentia acceptato ad lo offitio della secretaria, ma etiam per la probitate et virtude soe, ne siamo remasti contentissimi et collaudiamo l'ordine dato per essa vostra excellentia sì del subscrivere debiano fare luy et Vicentio et sì del sigillo. Vero è che, solamente quella parte che dice la signoria vostra de subscrivere, uno una septimana, et l'altro, l'altra et cetera, non vedemo se potesse bene observare, perché accadendo, como spesso porria intervenire che quello havesse assegnare, per qualche caso, non se potesse havere presente et l'altro non potesse signare, se potiria spesso sinistro ad li spaci occoresseno, ma a nuy pare sia necessario che ciaschuno de loro possa signare in ogni tempo, segondo se trovarano presenti et maxime secondo le commissione haverano, nel che loro se intenderano optimamente fra si medesimi. Al facto del sigillo etiam prenderano ordine de tenerlo sotto de doe chiave, una per caschuno. Et per servarse quello dice la vostra signoria de remettere al sigillo de domino Lancillotto le cose usate sigilarse per lo consegliero al tempo della felice memoria del duca passato, et questo, secondo comprendimo per le parole de domino Lanciloto, non gli seria molesto. Iterum a vostra excellentia ne recomendiamo. Data, ut in litteris.
Idem servi de Consilio suo secreto.