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1687. Francesco Sforza ai consoli, ai comuni e agli uomini del vicariato di Melegnano 1451 settembre 24 Lodi

Francesco Sforza ordina ai consoli, comuni e uomini del vicariato di Melegnano che mandino a prender il carro che, a loro nome, è stato usato per i lavori del castello di Milano. Vuole predispongano i denari, in ragione di 30 ducati d'oro mensili per carro, per la continuazione dei lavori al castello nell'ultimo trimestre dell'anno, consegnandoli a Filippo d'Ancona deputato a ciò. Segue elenco delle località alle quali è stata inviata una uguale richiesta.

[ 334r*] Consulibus, comunibus et hominibus vicariatus Melegnani.
Siamo contenti et volimo mandiati a tore quello caro ha servito in vostro nome al nostro lavorerio del castello de Milano, facendo debito paghamento a quello del dicto caro per lo passato. Et ulterius perché deliberamo fare prosequire el dicto lavorerio, attenduto la importantia de quello, volimo et ve commandiamo che debiati apparechiare li denari per tri messi proximi a venire, cioé octobre, novembre et decembre per la parta ve toca del dicto lavorerio a ragione de ducati 30 d'oro el meso per ciaschuno carro; et questi tali denari fareti numerare ad Filippo de Anchona, deputato al dicto lavorerio, non usando in questo tardità né negligentia alchuna per quanto haveti cara la gratia nostra. Laude, xxiiii septembris 1451.
In simili forma ut supra scriptum fuit infrascriptis videlicet:
consulibus comunibus et hominibus Roxate et Binaschi,
deputatis ad negotia comunitatis Cremone,
consulibus, comunibus et hominibus vicariatus Mazente,
consulibus, comunibus et hominibus Boschi Fregaroli Cassinarum,
castellacii, Filizani, Quarguenti, Solerii et Castri Spine,
consulibus, comunibus et hominibus burgi nostri Varexii et plebium eiusdem. Data ut supra.
Cichus.
In simili continentia ut supra scriptum fuit consulibus, comunibus et hominibus plebis Incini, videlicet: circha illam partem quod parare debeant denarios unius plaustri pro tribus mensibus ut supra, numerandos ut supra. Replicata Belzoyosi, xiiii octobris 1451.
Cichus.