Registro n. 4 precedente | 1772 di 1893 | successivo

1772. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Pavia 1451 ottobre 8 Lodi

Francesco Sforza ordina al referendario e al tesoriere di Pavia di non introdurre innovazioni nelle spese per i lavori. Vuole che, andando sul posto, intervengano presso i connestabili delle porte perché la smettano di sottrarre roba alla gente, minacciandoli, se continuano, di licenziamento.

Referendario et thexaurario Papie.
Ne ha facto significare quella nostra comunità che vuy gli fati inovacione circha el spendere li denari deli lavorerii ultra lo usato; del che se agrava. Pertanto non volimo che veruna inovacione se gli facia, anci che se servi lo usato circha ciò, et cossì ordinati. Ceterum, non obstante che sia scripto alli conestabili delle porte de quella nostra cità che se abstengano da togliere la roba che fi introducta senza licentia de chi l'è, et cominati che, non abstenendose, firano cassi, pur sentimo che fano pegio che prima senza riguardo alchuno. Pertanto volimo che vuy ve transferate personaliter ale porte et dicati ali conestabili de uno in uno che se non se abstengono da togliere, como è dicto, primo gli retireti le paghe loro, deinde li cassarimo, poy etiam gli darimo intendere che non fano bene ad preterire li nostri commandamenti. Et chiaritili molto bene, che intendano. Laude, viii octobris MCCCCL primo.
Cichus.