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1228. Francesco Sforza a Niccolò della Palude 1451 novembre 1 Cremona.

Francesco Sforza informa Niccolò della Palude che, per i contrasti tra Giovanni da Barbiano e quelli di Novi, ha scritto ad Antonio da Campofregoso per la restituzione del cavallo a Giovanni, lasciando i buoi agli uomini di Novi. Precisa che quelli che hanno ricevuto licenza di prendere biade e poi non le prendono, non sono tenuti ad alcun pagamento. Chiarito che concedere licenze di esportazione spetta solo al duca, concorda che si dia ragione del pagamento delle licenze date.

Nicolao de Palude.
Per due tue lettere, quale ne hai scripte, havemo inteso certe inconvenientie sonno intervenute fra'I conte Zohanni da Balbiano et quelli da Nove et per hoviare ad li scandoli, scrivimo ad miser Antonio da Compofregoso et ad miser Zohanne restituiscano el cavallo, li buoi et lassino li homini, et anque scrivemo al capitaneo cognosca de ragione dela cavalla, te commendamo del tuo adviso. Ala parte scrivi se quella ad chi havemo concessa licentia de poter cavare biadi, non cavandoli debiano pagare, da per ti deveresti considerare non essere ragione che paghino non cavando biadi, excepto quello che loro per propria liberalità volessero pagare. Dela licentia che scrivi vorresti potere concedere ad chi volesse cavare biadi, ad questo te dicemo che tale licentie le havemo reservate in noi et non volemo che altro le possa concedere. Al facto dici haveresti caro potere assignare ragione del pagamento de tucte le licentie facte, respondemo che questo è bene ragione e cusì volemo per ogni modo ne assigni chiara et integra ragione, secondo che tu scrivi. Et azò che sii integramente informato, te mandamo inchiusa la copia de tucte le licentie concesse de portare biade in Genovese. Ex Cremona, primo novembris 1451.
Cichus.