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223. Francesco Sforza al podestà [Lacioso da Forlì], al comune e agli uomini di Pellegrino Parmense, e al podestà [Matteo de Varano], al comune e agli uomini di Vianino 1451 luglio 18 Cremona

Francesco Sforza chiede al podestà, al comune e agli uomini di Pellegrino Parmense che, avendone, diano su pegno del vino agli uomini del condottiero Giovanni Pallavicini da Scipione, alloggiati sulla loro terra.

Potestati (1), communi et hominibus Pelegrini.
Ve confortiamo et carricamo che al strenuo Zohanne da Sipione, nostro conductero, et ali soy allogiano in quella terra vogliate fare dare del vino sopra li loro pegni et questo intendemo quando voy l'habiate, perché loro non rehaverano li loro pegni finché non sereti pagati. Data Cremone, die xviii iulii MCCCCLprimo.
Iohannes.
In simili forma potestati (2), communi et hominibus Vianini.


(1) Identificato come Lacioso da Forlì (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 481).
(2) Identificato come Matteo de Varano (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 508).