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1053. Francesco Sforza a Perino e Troiolo Arcamono 1452 settembre 21 "apud Lenum".

Francesco Sforza ammonisce Perino e Troiolo Arcamono di non tollerare che a Bordolano e a Casalbuttano prendano e facciano prendere l'uva dei cittadini di Cremona, rubandola dai carri o dagli stessi campi che detti cittadini hanno lì.

Perino et Troiolo Archamono.
Alchuni cittadini dela nostra città de Cremona hanno le lor possessione lì ad Bordelano et Casalbuctano, ne hanno facto fare lamenta dicendo che voy gli toglite o facite torre le lor ughe de suso le carre et campi suoy et le facite condure ad casa vostra, la qual cosa per niente non ne pare sia ben facta, perché l'homo lì dove sta de' cercare farse voler bene et haver la benevolentia de ognuno, la qual non haverà già may togliendoli il suo et la robba soa, como dicono li dicti cittadini fasite voy. Siché ve confortamo ad portarve bene et lassare stare le ughe et robba soa de dicti nostri cittadini et attendite ad farve voler bene ad ognuno lì, advisandove che quando voleste fare altramente, che nostra intentione è de non comportarvelo per cosa del mundo, né sufferirvelo. Apud Lenum, xxi septembris.
Leonardus.
Cichus.