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1121. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo (1452) settembre 26 "apud Lenum".

Francesco Sforza sollecita Angelo Lombardo, commissario e capitano del distretto di Cremona a trovargli, non importa dove, trecento guastatori con zappe, badili e un "marazo". Appena raccoltigli, li accompagni lui stesso in campo.

Nobili viro Angelo Lombardo, comissario et capitaneo nostro districtus Cremone.
Dilecte noster, perché ne occorre certo gravissimo bisogno, el qual veramente assay ne preme, ti commandiamo et volemo che subbito, per ogni modo et via, tu fazi comandare et recuperare prestissimo et quanto più presto se pò, trecento guastatori, per qualunque loco tu li posse meglio havere, cum zappe et cum badili et cum uno marazo per uno, li quali vengano forniti per sey o per sette dì, perché da puoy poranno retornare ad casa loro: et fa che qui non li intervenga manchamento né scusa alcuna, perché è cosa che multo importa al stato nostro. Et subbito, como tu l'haveray recuperati, volemo che subbito venghe tu personalemente cum loro insiemi qua in campo, et per quanto hay cara la gratia nostra non li perde tempo veruno. Apud Lenum, xxvi septembris.
Bonifatius. Dicti guastatori porteranno qualche roncha.
Cichus.