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387. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 aprile 15 Milano

Francesco Sforza scrive al genero e consigliere ducale Giovanni da Tolentino, luogotenente di Cremona di assecondare la richiesta del marchese di Mantova mandandogli i guastatori richiesti. Vuole che continui a pemettere l'andata e ritorno dei suoi in territorio bresciano e dei Bresciani in territorio sforzesco.

[ 102r] Magnifico genero et consiliario nostro dilectissimo domino Iohanni de Tholentino, locuntenenti Cremone.
Havimo inteso quello ne haviti scripto della rechesta ve ha facta lo illustre signor marchexe de Mantoa deli guastatori, al che respondendo dicimo che la signoria sua havea dicto non haver de bisongno, nondimeno rechedendoli adesso ne pare se gli debbia compiacere et mandargli, maxime che in quatro dì spazarà tucto quello lavorerio delibera (a) de fare. Alla parte de quello ne ha dicto Francesco, vostro cancelliero, per vostra parte de quilli de Bressana che conversano de qua et delli nostri che conversano de là, dicemo in poche parole che non intendimo che se gli facia novitate alcuna, immo che conversino una parte cum l'altra et vadino innanzi et indreto como facevano prima, ben ve carichamo che stagati cum li ochi aperti, aciò che scandolo non possa introvenire. Data Mediolani, die xv aprilis 1452.
Marchus.
Cichus.

(a) delibera ripetuto.