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478. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 maggio 6 Milano.

Francesco Sforza scrive a Giovanni da Tolentino, luogotenente a Cremona, di far approntare, d'intesa con Giovanni dalla Farina, trenta carri, trainati, ciascuno, da un paio di buoi, e trasportanti "certi timonzelli, zoni e zongone", che si trovano lì a Cremona. Detti carri, diretti a Milano, siano, lungo il percorso, consegnati a Giovanni Caymo a Pizzighettone.

Domino Iohanni de Tolentino, locuntenenti Cremone.
Deliberando fare conduere qua quelle trenta carre, quale havemo in quella cità nostra, ve commettiamo, strenzemo et volemo che, veduta la presente, subito, et senza alcuna minima dilatione, debiati mandare le dicte xxx carre a Piziguitone in le mane de Iohanne Caymo, nostro commissario, provedendoli de uno bono paro de bovi per caduno carro, quali le conducano solamente fin ala dicta terra da Piziguitone. Volemo etiandio che ne mandiate con esse carre certi timonzelli, zoni et zongore, quale sonno apparechiate lì. Et de tute le predicte cose intenditivi con Iohanne dala Farina, quale n'è pienamente informato. Ma bisogna che nel mandare d'esse carre et cose usati ogni diligentia et celerità, perché el bisogno [ 124r] cossì richiede, et zà voriano esser conducte, nì manchati in exequire subito subito questa nostra intentione, per quanto desiderati farne cosa grata. Mediolani, die vi maii MCCCCLII.
Irius.
Iohannes.