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566. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 giugno 24 "apud Quinzanellum".

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di mandare immediatamente "sey maystri de legnami et da nave ad Seniga" in sostituzione dei precedenti sei che, come gli ha comunicato Tommaso da Marcoleone, se ne sono andati abbandonando il lavoro.

[ 148r] Potestati Cremone.
Como haverati inteso per Thomaxo da Marcholeone, nostro squadrero de provisionati, quale havemo deputato ad fare certo lavorerio ad Seniga, quilli sey maistri de lignami de quella città gli havevati mandati, sonno partiti senza licentia et venuti ad Cremona lassando quello lavorerio. Pertanto vi committiamo et volimo che, subito havuta questa, se haviti caro lo amore et bene nostro, mandiati sey maystri de lignami et da nave lì ad Seniga, quali se consignino ad Thomaxo, admonendo quilli sonno partiti che un'altra volta non presumano de partirse cussì abandonando el nostro lavorerio, advisandovi che nuy li farimo molto ben satisfare della mercede sua, questo vole essere subito, remossa ogni casone. Data in castris nostris apud Quinzanellum, die xxiiii iunii 1452.
Iohannes.